”Piano Infanzia e Adolescenza ex L. 285/97 – V^ Circoscrizione – Palermo.
Nello spazio 0-5 si costruiscono sinergie tra le realtà che operano sul territorio, in un’ottica di lavoro di rete, non solo quindi tra gli Enti e gli operatori che offrono il servizio, ma si includono momenti di riflessione e di progettazione attiva e comune tra tutti coloro che frequentano il servizio. Il progetto nasce dalla necessità di ripensare gli strumenti di gestione del territorio in una logica di governance allargata, dove tutti i soggetti interessati sono coinvolti attivamente nella definizione delle azioni.
I destinatari del progetto sono diretti e indiretti. I primi fanno riferimento a 30 bambini/e di età compresa tra 0-5 anni e i genitori o adulti di riferimento; i secondi si riferiscono al territorio della V circoscrizione.
Il bambino, soprattutto nei primi anni di vita, manifesta i suoi vissuti attraverso l’azione, sia essa ludica, pratica o manipolativa. Proprio per questo motivo tutte le attività proposte nello spazio saranno espresse in forma ludica, per favorire la partecipazione e venire incontro ai normali interessi dei bambini. Le attività didattiche che si propongono ai bambini cambiano secondo le fasce di età. Esse vengono predisposte secondo una difficoltà progressiva, in modo da far procedere il bambino dagli apprendimenti più semplici a quelli più complessi.
Obiettivo del progetto è la creazione di uno spazio educativo e di incontro. Le tre direttive principali che orientano la progettazione educativa sono relative all’acquisizione dell’identità personale, alla conquista dell’autonomia e all’educazione alla socialità.
Le attività, integrate ai momenti di routine, sono suddivise in attività libere (che prevedono una partecipazione limitata da parte dell’adulto, il quale ha il compito di predisporre l’ambiente in modo opportuno facendo attenzione all’utilizzo del materiale e dedicandosi all’osservazione dei bambini) e attività strutturate (organizzate e proposte dall’educatore sulla base degli obiettivi previsti nella programmazione).
Particolare risalto viene dato al ruolo dei genitori. Si ritiene valido quello che recita il Piano Infanzia del Comune di Palermo: “Migliorare la qualità della vita di un bambino e di una bambina significa educarli ad una responsabilità diretta, ad una conoscenza diretta di diritti e doveri. E il miglior tramite per arrivare a loro in modo efficace è collaborare con i loro genitori, insegnanti, con chi nel quartiere vive e ne conosce vincoli e risorse”. Per questo il nostro servizio, fin dai suoi primi passi, è pensato con e per il territorio, in un’ottica progettuale che mira ad una reale integrazione. Il principio è quello di sostituire l’assistenzialismo con la condivisione, la fruizione passiva delle attività con il protagonismo capace di generare cambiamento.